Palazzo Farnese - Cittadella Viscontea (Pc)
Il Risorgimento a Colori - Pillole di storia tra Illustrazione e Comic Art
Da giovedì 20 novembre 2025 a domenica 22 marzo 2026
Dopo un anno di fervente attività creativa e di studio, il Museo del Risorgimento di Piacenza, uno dei Musei Civici con sede a Palazzo Farnese,
è lieto di annunciare l'inaugurazione della mostra "Il Risorgimento a colori. Pillole di storia tra Illustrazione e Comic Art".
Culmine del progetto culturale "Disegnare la Storia", la mostra raccoglie il lavoro di un gruppo di fumettisti che, per un anno intero, sono stati
invitati a dare nuova vita ai momenti salienti e ai protagonisti del Risorgimento, utilizzando il linguaggio potente e immediato del fumetto e
dell'illustrazione. L’esposizione, curata dal direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese, Antonio Iommelli, e da Sergio Anelli, raccoglie i lavori originali nati da questo percorso creativo unico, offrendo al pubblico una prospettiva inedita e colorata su una fase cruciale della storia nazionale. Attraverso
tavole, illustrazioni e comic art, i visitatori potranno scoprire "pillole di storia" narrate con grande sensibilità e maestria artistica.
Per assicurare la massima valorizzazione di questo importante lavoro e lasciarne una traccia duratura, tutte le opere esposte sono state raccolte
in un catalogo ufficiale.
Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza
Sibille, Una voce oltre il tempo, oltre la pietra
Dal 5 dicembre 2025 al 3 maggio 2026
Da millenni la figura della Sibilla attraversa l’immaginario europeo come una voce liminale: appartiene alla terra, ma parla per il cielo. Profetessa, intermediaria, donna ispirata e temuta, la Sibilla è diventata nell’arte un archetipo complesso, sospeso tra sapienza antica e mistero. Pittori, scultori e miniatori hanno catturato nei secoli il suo sguardo assorto, le sue parole non udite, il suo gesto che indica ciò che ancora non è. In ogni epoca, l’artista ha trovato in lei un’icona del tempo che si apre verso l’ignoto: simbolo di intuizione, di presagio, di consapevolezza interiore. La Sibilla non parla solo di futuro; parla della nostra capacità di ascoltare ciò che sta sotto la superficie delle cose.
Una voce antica ritorna a farsi ascoltare. Dal 5 dicembre 2025 i Musei civici di Piacenza accolgono “Sibille. Una voce oltre il tempo, oltre la pietra”, una mostra che invita il pubblico a riscoprire il fascino senza tempo delle profetesse dell’antichità. Curata da Antonio Iommelli, Direttore dei Musei civici di Palazzo Farnese, l’esposizione mette in dialogo un capolavoro del Seicento e sculture contemporanee per raccontare come l’immagine della Sibilla, con la sua potenza simbolica e la sua enigmaticità, abbia attraversato i secoli lasciando un’impronta profonda nella storia dell’arte e nella cultura figurativa piacentina.
Protagonista dell’allestimento è la Sibilla cumana di Domenico Zampieri, detto il Domenichino, capolavoro del Seicento proveniente dalla Galleria Borghese di Roma. L’opera dialoga con otto sculture contemporanee dell’artista piacentino Christian Zucconi, realizzate in travertino rosso persiano e ferro, che reinterpretano il mito in chiave psicologica e simbolica. La mostra intende sottolineare la presenza delle Sibille nel contesto piacentino, raffigurate in luoghi di culto come la Cattedrale, Santa Maria di Campagna e la basilica di San Francesco, creando un ponte tra tradizione e contemporaneità. In questa occasione, i Musei si aprono alle scuole, offrendo visite guidate dal martedì 9 dicembre a giovedì 18 dicembre, esclusi i sabati e le domeniche. Le visite saranno organizzate in due turni, il primo dalle 10 alle 11 e il secondo dalle 11 alle 12, e saranno condotte dalle guide della Società Malena. Il costo del biglietto è di 4 euro per studente, con un accompagnatore gratuito per classe. È richiesta la prenotazione obbligatoria e la conferma da parte delle scuole entro le 48 ore precedenti.
Nel periodo natalizio, dal 7 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026, ogni domenica e nei giorni festivi alle ore 17.00 i Musei civici offriranno alla cittadinanza una visita guidata gratuita compresa nel costo del biglietto d’ingresso alla mostra.
Informazioni: info@castellidelducato.it
Prenotazioni dirette: tel. 0523 492659 – 2658, e-mail info.farnese@comune.piacenza.it
Museo del Bijou di Casalmaggiore (CR)
Tra le maglie dello sport
Un filo fra Milano, Cortina e i gadget del museo. Mostra di bijoux d’epoca di sport invernali e souvenirs turistici montani
Fino a domenica 1 marzo 2026
Sala Zaffanella
dal martedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, domenica e festivi dalle 15 alle 19.
In collaborazione con la Biblioteca Civica Mortara e nell’ambito di Cultural Olympiad 2026, il museo espone una ricca scelta di bijoux e oggetti a tema “montagna” prodotti dalle fabbriche di Casalmaggiore fra gli anni 30 e 50 del secolo scorso: spille, distintivi, placchette per alpenstock, gadget delle più famose località degli sport invernali. Il tutto nel “morbido” allestimento curato dalle partecipanti al corso “Maglia Voglia”, che si sono cimentate con ferri ed uncinetto per realizzare oggetti e abbigliamento a tema: copritazze e copertine di libri, cappelli, bamboline, anelli olimpici, sciarpe e molto altro.
La mostra è corredata da catalogo, la cui parte preponderante è a cura di uno dei maggiori storici della Storia dello Sport in Italia, Sergio Giuntini; e poi saggi ed articoli dedicati ai grandi alpinisti della Casalmaggiore del tempo che fu.
Ingresso intero € 3,00, ridotto € 2,50. Ingresso gratuito alla inaugurazione ed ogni prima domenica del mese.
Rocca di Sala Baganza (PR)
Nuove Residenze: gli studenti di Brera nelle stanze del Duca
Esposizione delle opere frutto della residenza artistica di dieci alunni dell’Accademia di Brera.
Prorogata fino al 28 febbraio 2025
Appartamento di Antonio Farnese
La mostra sarà visitabile ogni venerdì, sabato e domenica dalle 15:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:30)
La Rocca Sanvitale di Sala Baganza apre le sue porte a un inedito incontro tra memoria e creatività. L’Appartamento del Duca Antonio Farnese, affrescato nel 1724 da Sebastiano Galeotti e recentemente riaperto al pubblico, diventa lo scenario di un progetto che intreccia il fascino della storia con la ricerca artistica contemporanea. Proprio qui, il Comune di Sala Baganza ha invitato l’Accademia di Belle Arti di Brera a dar vita a una residenza: dieci studenti della Scuola di Pittura, coordinati dai docenti Alberto Reggianini e Dario Taormina, hanno vissuto e interpretato questi ambienti, lasciandosi ispirare dalle stratificazioni del tempo e dalla suggestione degli spazi. Le opere nate in questo percorso creano oggi un dialogo con il passato, immaginando nuove committenze contemporanee. Il progetto si avvale anche della collaborazione dell’Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma, che da decenni lavora con il Comune per la valorizzazione della Rocca. Gli Accademici Elisabetta Fadda, Carlo Mambriani e Alessandro Malinverni hanno contribuito con studi e testi di alta divulgazione, messi a disposizione degli studenti in vista della residenza. L’inaugurazione è in programma domenica 7 settembre alle ore 11:00, seguita dall’intervento musicale “Di-Stanze”, a cura di ParmaJazz Frontiere con gli studenti del Conservatorio Arrigo Boito di Parma e la Chironomic Orchestra.
La mostra sarà visitabile fino al 9 novembre 2025, ogni venerdì, sabato e domenica dalle 15:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:30). Il biglietto di ingresso alla sola mostra è di 5 euro. Durante tutto l’anno è inoltre possibile visitare l’Appartamento del Duca Antonio Farnese con visite guidate dedicate.
Palazzo Ducale di Guastalla (RE)
Vasco Ascolini - Dentro Il Nero
Mostra fotografica sul tema dell’archittettura (con 18 foto di particolari del Palazzo Ducale di Guastalla non ancora restaurato), del teatro e della scultura
Fino a domenica 1 febbraio 2026
Mercoledì, Sabato e Domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30
Il buio e la luce sono i segni distintivi che caratterizzano la ricerca artistica di Vasco Ascolini, il bianco e il nero delle immagini pongono in risalto aspetti visivi che in altro modo non esisterebbero. Il fascino delle immagini e dei particolari catturano l’attenzione di chi guarda: aspetti insoliti, trascendenti che originano emozioni. Questa mostra “dentro il nero” curata con particolare attenzione da Gloria Negri, intende avvicinarci a tale ricerca toccando temi che ripercorrono parte della biografia artistica di Ascolini. Rilevante , per noi, è la rappresentazione che è anche documentazione storica, di una serie di scatti dell’interno del Palazzo Ducale non ancora restaurato. Un percorso visionario, che, come riporta la Negri nella presentazione di questo catalogo, lascia dei sospesi che pare evochino le presenze di luoghi frequentati dagli antichi signori. Erano le fotografie di Vasco Ascolini e Bruno Cattani che nel 1999 con i loro occhi attenti documentarono in modo artistico spazi e luoghi ora restaurati, donandoci un prima con tutto il suo fascino inquieto. Particolari che hanno dato il senso di un abbandono e di un vissuto di gente che ha lasciato piccoli o grandi segni della loro presenza: l’oggetto abbandonato; il foglio strappato o l’affresco di una stanza.
Questo è il primo tema della mostra, 18 fotografie che fermano il tempo di uno spazio che, una volta restaurato, verrà donato alla città, diventando luogo pubblico prestigioso.
In questa mostra vi sono poi aspetti unici che appartengono alla sensibilità del fotografo al suo desiderio di ricerca; unico è l’approccio con il teatro, un teatro non consueto in anni, gli anni ottanta, in cui era quasi un azzardo ospitare opere che uscissero dalle linee canoniche del teatro di tradizione. Reggio Emilia affrontò questo azzardo ed Ascolini colse, alla sua maniera, quelle rappresentazioni. Particolari che generalmente non vengono colti: Marcel Marceau, Lindsey Kamp, il teatro Kabuki sono visti non come documento di una rappresentazione , ma come rappresentazione stessa. Visi, dettagli, azioni sono essi stessi spettacolo.
In ultimo non possiamo non essere stupiti da come Ascolini nei propri viaggi professionali, alla ricerca del bello e dell’arte, abbia fotografato, con quei tagli di luce che penetrano il buio: l’oggetto, l’opera, la statua, l’insieme di architetture di palazzi, di giardini e di altri spazi dedicati alla cultura, con quella tecnica e sensibilità che gli appartengono.
Questa mostra è la narrazione tangibile di una ricerca personale che ci consente di apprezzare, coinvolgendoci emotivamente, luoghi, eventi, personaggi creati dall’arte che Vasco Ascolini con la sua innata creatività ci ha donato.
Sala dei Sindaci - Pontremoli (Ms)
Mostra "Pietro Rossi nel Castello di Pontremoli" di Hayez
Per la prima volta accostate in un’unica location le tre versioni di uno dei dipinti più famosi di Francesco Hayez
Fino a martedì 6 gennaio 2026
A fronte del numero lusinghiero e crescente dei visitatori nel corso dei mesi che hanno visto le tre opere del pittore protagoniste all’interno della Sala dei Sindaci del Palazzo Comunale: il Sindaco Jacopo Ferri con il benestare dei tre Enti prestatori, Pinacoteca di Brera, Accademia di Brera e Banca d’Italia, ha deciso di prorogare l’esposizione fino alla Festa dell'Epifania.
La mostra dedicata a “Le tre versioni del dipinto ‘manifesto’ del Romanticismo” e ambientato a Pontremoli ha goduto di numerose visite provenienti da tutte le parti d’Italia e oltre. Turisti e non solo, che non hanno voluto perdere l’occasione di vedere da vicino per la prima volta accostate in un’unica location le tre versioni di uno dei dipinti più famosi di Francesco Hayez, hanno saputo apprezzare il progetto pensato dal professor Paolo Lapi, storico pontremolese, che con lungimiranza e spessore aveva ipotizzato proprio questo ambizioso accostamento per dare prosieguo all’idea di rendere la Sala dei Sindaci una vera e propria sala espositiva.
La mostra continuerà ad allietare tutti coloro che vorranno visitarla approfittando anche delle festività natalizie.
Informazioni per visitare la mostra nella Sala dei Sindaci:
segreteria@comune.pontremoli.ms.it
segreteria.sindaco@comune.pontremoli.ms.it
Labirinto della Masone – Fontanellato (PR)
Mostra "Knock Knock Knock. Guardiani di ferro"
Fino al 6 gennaio 2026
Una collezione unica di picchiotti da porta, oggetti in ferro battuto carichi di simbolismo, in dialogo con le fotografie di porte e varchi di Massimo Listri. Una camera delle meraviglie che esplora il tema della soglia e del passaggio. Aperta tutti i giorni tranne il martedì. Informazioni: info@castellidelducato.it
Palazzo Marchi - Parma
Coltivazioni erbacee
Stefano Arienti - a cura di Elena Bray
Fino a domenica 14 dicembre
Palazzo Marchi, storica residenza nobiliare nel centro di Parma, è lieto di ospitare Coltivazioni Erbacee, la mostra personale di Stefano Arienti a cura di Elena Bray che si concentra su una serie di opere che caratterizzano l’intera carriera dell’artista, ovvero i libri manipolati.
I libri manipolati sono opere realizzate partendo da libri già esistenti che Arienti ha trasformato in opere d’arte attraverso la ripetizione di interventi semplici ma misurati come la traforazione, la pieghettatura o la cancellazione. La mostra è la prima ampia retrospettiva dedicata a questo corpus di opere e riunisce tutte le manipolazioni dell’artista, costituendo un osservatorio privilegiato per coglierne la pratica, fortemente radicata nell’aspetto tecnico. Il percorso si apre e si chiude con due grandi installazioni, con cui Stefano Arienti si è misurato negli ultimi anni, ripensate appositamente per il Palazzo
e a cornice di un percorso che attraversa le opere più significative di tutte le fasi della sua ricerca.
Il titolo Coltivazioni erbacee vuole sottolineare il carattere rigenerativo della sua operazione artistica. Se da una parte il libro diventa non più utilizzabile nella sua funzione originaria perché manomesso, dall’altra acquisisce una nuova forma che lo eleva a una prospettiva diversa. Le trasformazioni cui Arienti sottopone i libri richiamano, per analogia, i cicli vitali delle piante, disvelando la radice comune di cambiamento e rinascita. Per simmetria, anche Palazzo Marchi insiste sul medesimo concetto di rigenerazione e con questo progetto intende approfondire un percorso di apertura al contemporaneo, un’attività sperimentale per dare nuovo impulso a uno spazio carico di storia e tradizione.
In occasione della mostra, sarà presentata la pubblicazione Coltivazioni erbacee con la casa editrice Via Industriae Publishing, dove il saggio critico della curatrice sarà accompagnato dai disegni dell’artista.
Museo Diotti - Casalmaggiore (CR)
Giardini. Modelli storici e testimonianze dal territorio
Attraverso le fotografie di Luigi Briselli e una sezione di volumi, disegni e stampe, la mostra documenta l’evoluzione dei giardini storici, con particolare riferimento a quelli dell’area casalasco-cremonese.
Fino a lunedì 8 dicembre 2025
Luoghi di pace e bellezza, i giardini raccontano il legame profondo tra natura, architettura e cultura. Da spazi privati sono diventati spesso beni condivisi, simboli di un’armonia da tutelare e valorizzare.
A questo tema è dedicata la nuova mostra del Museo Diotti che esplora i giardini storici del territorio cremonese attraverso un ricco corpus di fotografie realizzate da Luigi Briselli oltre vent’anni fa, oggi riproposto e arricchito da nuovi scatti che documentano giardini restaurati o trasformati nel tempo.
Il percorso espositivo conduce tra le residenze e i paesaggi di Casalmaggiore, Casteldidone, Cicognolo, Colorno, Gussola, Martignana di PO, Pessina Cremonese, Rivarolo del Re, Sabbioneta, San Giovanni in Croce, San Lorenzo Picenardi, Seniga e Torre de’ Picenardi, restituendo la varietà e la raffinatezza dei giardini del territorio.
Accanto alle immagini, trovano spazio volumi, disegni e stampe dal XVI al XIX secolo che raccontano l’evoluzione del gusto, dai giardini formali a quelli paesistici e romantici.
La mostra è curata da Marida Brignani, Luigi Briselli e Valter Rosa.
Sabato 22 novembre, alle ore 17, Maria Adelaide Donzelli terrà nell’ambito della mostra una conferenza dal titolo Ville e giardini storici del Casalasco.
Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 2,50
Gratuito la prima domenica del mese
Per informazioni:
0375 200416
museo.diotti@comune.casalmaggiore.cr.it
Castello di Rivalta (PC)
Tavole Apparecchiate di un'Antica Famiglia Piacentina
Immaginate una tavola apparecchiata per le grandi occasioni, degna di una principessa che accoglie i suoi ospiti per un gran ricevimento: il galateo è servito, lo stile è assicurato.
Dal 28 febbraio 2026 al 10 maggio 2026
da lunedì a venerdì su prenotazione: ore 11.00 e 15:30
sabato: ore 11:00, 14:00, 15:20, 16:40, 18:00*
domenica e festivi: ore 10:30, 12:00, 14:00, 15:20, 16:40, 18:00*
inizio ultima visita guidata
aperto anche durante i giorni festivi
Ammirare il sogno di un’epoca lontana che rivive davanti ai vostri occhi è possibile: fino al 0 Maggio 2026, nel Castello di Rivalta (Pc) sul tranquillo fiume Trebbia, potrete ammirare all’intero della storica dimora nobiliare “Le tavole di un’antica famiglia piacentina”, ogni anno rinnovata nell’allestimento, curata personalmente dal Conte Orazio Zanardi Landi e dalla sua Famiglia, apprezzata da appassionati di antiquariato, storici dell’arte, collezionisti e turisti che desiderano toccare con mano i fasti della grande storia.
Sarete avvolti dall’atmosfera unica di un antico e blasonato Castello, amato dai reali d’Inghilterra e d’Olanda quale meta speciale per soggiornare nel Bel Paese, dove svariate sale sono ancora allestite a tema con preziosi corredi, porcellane, tappeti che appartengono da sempre alla prestigiosa storia del maniero di Rivalta e alla nobile dinastia che ancora oggi vi risiede: quella dei Conti Zanardi Landi. Dai monogrammi sui tovaglioli alle livree cifrate dei servitori, tutto parla di un casato che ha fatto la storia del territorio piacentino.
E’ il Conte Orazio Zanardi Landi, presidente dell’Associazione Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli ad inaugurare la suggestiva mostra: “Sono lieto di presentare una mostra di pezzi unici appartenuti alla mia famiglia per consentire a chiunque di poter vivere direttamente pezzi di storia quotidiana: nappe, organze, merletti, argenti, cristalli e porcellane rare – spiega il Conte Orazio Zanardi Landi - Non si tratta di un’esposizione museale di oggetti più o meno preziosi ma la autentica ricostruzione del percorso storico della famiglia dei Conti Zanardi Landi attraverso le vere “mise en place” che la famiglia ha utilizzato nei secoli sulle proprie tavole”.
Potrete ammirare qualcosa che ha il profondo sapore del “vissuto” in diverse sale del Castello con tavole apparecchiate per le grandi occasioni, degne di una principessa che accoglie i suoi ospiti per un gran ricevimento.
Presso il bookshop del Castello di Rivalta sarà possibile acquistare pezzi unici realizzati appositamente per la mostra, ispirati alle collezioni dei Conti Zanardi Landi
Biglietto intero: 15,00 euro a persona
Prenotazione obbligatoria: info@castellidelducato.it
Foto copertina: Palazzo Marchi - Coltivazioni erbacee Stefano Arienti - a cura di Elena Bray
Castelli del Ducato di Parma, Piacenza, Guastalla e Pontremoli
Itinerari anche verso Reggio Emilia, Mantova e Cremona – Felici di Accogliervi!
Pronti ad emozionarvi e stupirvi ancora una volta!
Castelli del Ducato è la rete culturale e turistica interregionale nel nord Italia che unisce 38 castelli aperti al pubblico, 15 alloggi tra antiche mura e oltre 50 dimore storiche, musei e luoghi d’arte tra Parma, Piacenza, Guastalla e Pontremoli, con aderenti anche nelle province di Reggio Emilia, Mantova e Cremona. Inizia il tuo viaggio tra manieri, borghi, tradizioni ed eventi per weekend da favola e vacanze memorabili!
Per aggiornamenti in tempo reale: www.castellidelducato.it