“Matilde di Canossa, mediatrice di pace nel Medioevo tra Imperatore e Papa” è il titolo della mostra dedicata alla Collezione privata Giuliano Grasselli che si svolge in Germania a Weilburg a.d.L. dall’8 marzo 2024 al 21 aprile 2024. Ospitata nello spazio espositivo del museo locale, il Bergbau-und Stadtmuseum, "esporta per la prima volta in assoluto la Grancontessa Matilde in Germania, il paese a cui era legata da rapporti di parentela con la stirpe imperiale dei Salier. Enrico III era il cugino della madre Beatrice di Lorena e il famoso Enrico IV che venne a Canossa era suo secondo cugino. Oltre a questo numerosi i suoi possedimenti in Bassa Lorena. Il patrigno era tedesco e da bambina trascorse alcuni anni alla corte imperiale, anche se forzatamente trattenuta con la madre per motivi strategici e politici" come si legge in una nota dell'Associazione Amici di Matilde.
L’invito a Weilburg giunge tramite un intenso rapporto di gemellaggio con il Comune di Quattro Castella - aderente al circuito Castelli del Ducato - e ha alle spalle anche il partenariato di oltre 30 anni tra la Regione Emilia Romagna e il Land Hessen, l’Assia.
La mostra è curata da Donatella Jager Bedogni.
"La condivisione di interessi comuni nell’ottica di una collaborazione internazionale in nome della cultura, dei rapporti tra cittadini e la valorizzazione dell’Europa unita guida questo evento, questa mostra che mette in risalto la storia in comune di mille anni fa. La mostra si apre con la storia della collezione Giuliano Grasselli, un collezionista d’antichità, che nel corso di 50 anni ha raccolto oltre 1200 oggetti tra antiche incisioni e quadri, libri e oggetti che riguardano Matilde e la storia dei territori detti canossani dove visse e agì, da Canossa a Monteveglio" evidenziano.
Si articola in tre sezioni:
Matilde di Canossa. La personalità di donna forte governante di un vasto territorio nel cuore d’Italia, inquadramento storico e geografico, relazioni con la Germania e imprese salienti della sua vita.
L’incontro. A Canossa avviene uno degli eventi storici più importanti d’Europa nel Medioevo. Matilde incontra Enrico IV e si prodiga per favorire la composizione del contrasto tra il cugino e il papa Gregorio VII in nome della conciliazione e della pace.
L’eredità di Matilde. La sezione che riconduce alla modernità del personaggio con il mito perpetuato nel territorio dove visse con i suoi castelli, le sue pievi e i suoi borghi, oggi fonte di cultura e attrazione turistica. A questo si aggiunge l’Ars canusina, geniale ispirazione della dottoressa Bertolani del Rio nel recupero dell’arte romanica delle pievi matildiche per la cura dei malati di mente.
La mostra, oltre i preziosi oggetti della collezione Giuliano Grasselli, è corredata da pannelli fotografici e riproduzioni artistiche, da un filmato che scorrerà sul grande schermo interno alla sede espositiva e da un catalogo in tre lingue, tedesco, inglese e italiano.
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