PERCHE' A NATALE E' BELLO VISITARE I PRESEPI NEL CIRCUITO CASTELLI DEL DUCATO

C’è un tempo dell’anno in cui il viaggio smette di essere semplice spostamento e diventa ritorno alle origini. Il Natale è quel tempo sospeso in cui borghi, castelli e pievi si accendono di luci, di silenzi antichi e di gesti tramandati. Visitare i presepi significa entrare in una narrazione collettiva fatta di fede, arte popolare, memoria e comunità: un racconto che si rinnova ogni anno e che, proprio a Natale, trova la sua voce più autentica.

L’arte del presepe non rappresenta soltanto una Natività: è lo sguardo di un’epoca sul mondo, è il modo in cui l’uomo racconta sé stesso attraverso la semplicità.

I presepi, uno per uno: suggestioni e unicità

Castello di Rivalta e il suo Borgo (PC)
Qui il presepe diventa vita vissuta. Il borgo medievale, intatto nella sua scenografia, si trasforma in una Betlemme pulsante: oltre cento figuranti, antichi mestieri ricostruiti con rigore storico, fiaccole che illuminano vicoli e corti. Il Presepe Vivente di Rivalta non si guarda soltanto: si attraversa, si ascolta, si respira, fino a culminare nella Messa di Mezzanotte e nella visita alla capanna.

Quattro Castella (RE)
Un Natale che è racconto spirituale e poetico. Qui il presepe prende forma attraverso la parola, la musica e il canto, rievocando il Natale di 900 anni fa e la figura di San Francesco. Uno spettacolo intenso, colto ed emozionale, che restituisce il senso più profondo della Natività attraverso arte e contemplazione.

Castello del Piagnaro – Pontremoli (MS)
Nel cuore di una fortezza medievale rivive il primo presepe della storia, quello di San Francesco. Un’esperienza immersiva e partecipata, dove il visitatore dialoga con i personaggi e viene accompagnato in un Medioevo autentico, carico di spiritualità e semplicità, perfettamente in sintonia con l’anima di Pontremoli.

Fontanellato – Priorato (PR)
Qui il presepe è mostra e creazione artistica. Nella Chiesa di San Benedetto, le Natività dialogano con le opere di artisti locali, dando vita a un percorso che unisce devozione, creatività contemporanea e identità del territorio. Un Natale raccolto, intimo, dal ritmo lento.

Castell’Arquato (PC)
Un vero atlante del mondo attraverso il presepe. Oltre cento rappresentazioni provenienti da culture lontane, materiali sorprendenti e interpretazioni diversissime della Natività. Al Palazzo del Podestà il presepe diventa linguaggio universale, capace di unire popoli, tradizioni e sensibilità artistiche.

Castellarano (RE)
Un borgo che si fa presepe diffuso. Tra le sale della Rocchetta e le vie acciottolate, le Natività accompagnano il visitatore in un viaggio continuo, di giorno e di notte. Luci, allestimenti e artigianato locale trasformano il paese in un abbraccio caldo e luminoso, dove la tradizione si scopre passo dopo passo.

Un ultimo sguardo dentro i manieri

E mentre i borghi si animano e le piazze raccontano il Natale, in molti manieri addobbati a festa è possibile scoprire anche il presepe storico della famiglia: una presenza silenziosa e preziosa, che unisce devozione privata e memoria nobiliare, e che rende il Natale nei castelli un’esperienza ancora più autentica e senza tempo.